Le vaccinazioni sono ad oggi tra i più importanti interventi di sanità pubblica che hanno permesso di sconfiggere numerose gravi patologie causate da agenti patogeni. Nonostante la loro comprovata sicurezza ed efficacia, tante famiglie nutrono ancora scetticismo nei confronti degli stessi a causa di fake news e false controindicazioni che mettono a rischio il raggiungimento dell’immunità di gregge (meccanismo per cui, portando all’immunità il 95% della popolazione, si riesce a salvaguardare anche il restante 5% dei soggetti che sono sfuggiti alla vaccinazione).
Il timore di una possibile reazione avversa di natura allergica è tra le cause di maggior scetticismo da parte dei genitori nell’esecuzione del vaccino sebbene esse siano una rarissima evenienza.
Chi sono i responsabili delle allergie ai vaccini?
Non solo il principio attivo ma anche stabilizzanti, adiuvanti, conservanti, contaminanti ed antigeni derivanti dal terreno di coltura. Sfortunatamente, ad oggi, non esistono test di screening su cute o su sangue che ci permettono di prevedere se un bambino potrà avere una reazione allergica ma, un’accurata anamnesi allergologica prima del vaccino, può aiutarci a riconoscere chi merita maggiore attenzione, tra cui soggetti con asma grave o anafilassi non legata a pregresse vaccinazioni che possono rendere il bambino a rischio di reazioni post vaccinali e che costituiscono indicazione all’ambiente protetto.
Allergia alle proteine dell’uovo
Vaccinazione per l’influenza
L’allergia all’uovo non è più considerata una controindicazione alla somministrazione dei vaccini contro l’influenza per cui la vaccinazione può essere praticata nelle persone che sono a rischio di complicanze dell’influenza. I vaccini antinfluenzali contengono quantità non sufficienti per causare reazioni nelle persone allergiche all’uovo contenendo meno di 1 μg di ovoalbumina, anche se il contenuto può variare, pertanto:
- Tutti i bambini con allergia all’uovo (ad eccezione dei casi con anamnesi positiva per anafilassi) possono ricevere il vaccino antinfluenzale nello studio del medico curante o nei Centri vaccinali.
- In caso di storia di anafilassi da uovo o di asma grave è preferibile eseguire la vaccinazione in ambiente protetto prolungando il periodo di osservazione a 60 minuti
Vaccinazione per Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR)
Per quanto riguarda la vaccinazione per Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) è noto l’utilizzo di embrioni/fibroblasti di pollo e dunque la possibilità che questi possano contenere quantità variabili di proteine dell’uovo. Le concentrazioni delle proteine possono variare in funzione del terreno di coltura ma queste concentrazioni, nei vaccini attualmente disponibili, sono comunque inferiori (ed anche di molto) alla concentrazione massima consentita ad oggi in Europa perché dimostrata sicura anche nei pazienti che sviluppano reazioni allergiche gravi dopo l’assunzione di uovo. Da anni sia l’American Academy of Pediatrics che l’Istituto Superiore di Sanità, hanno dichiarato che l’allergia all’uovo di qualsiasi gravità, inclusa l’anafilassi, non rappresenta una controindicazione per la somministrazione della trivalente (MPR) e, pertanto:
- Tutti i bambini con allergia all’uovo (inclusi i casi con anamnesi positiva per anafilassi) possono ricevere il vaccino MPR nello studio del medico curante o nei Centri vaccinali, senza necessitare di supervisione o periodi di osservazione più lunghi.
Allergia alle proteine del latte
Alcune formulazioni contengono lattosio e proteine del latte vaccino (PLV) tra gli eccipienti e dunque:
- I bambini con reazione allergica grave alle PLV vanno tenuti in osservazione per 60 minuti dopo aver praticato la vaccinazione. Se disponibili sono comunque utilizzati preferenzialmente i vaccini che non contengono lattosio né tracce di PLV.
Allergia alla gelatina
La gelatina, proteina estratta dal collagene del tessuto connettivo animale, sembra, ad oggi, essere responsabile di gran parte delle reazioni di ipersensibilità IgE e non IgE dopo l’immunizzazione per MPRV e DTP. Chi sono i bambini con allergia alla gelatina? Sono bambini che presentano storia di reazione grave dopo l’assunzione di carne suina o bovina (es. carne in scatola) che necessitano di un’accurata visita allergologica prima di praticare le vaccinazioni per esecuzione di test cutanei e ricerca di IgE specifiche per il polisaccaride alfa 1-3 galattosio, allergene principale della gelatina.
- In caso di negatività, è possibile procedere con la vaccinazione in ambiente protetto, con osservazione del bambino per 60 minuti
- In caso di positività, è consigliabile usare un vaccino senza la gelatina o procedere se indicato, alla metodica di vaccinazione/ desensibilizzazione.
Allergia agli antibiotici
Alcuni antibiotici possono essere contenuti in alcuni vaccini per evitare contaminazioni batteriche.
La neomicina costituisce l’antibiotico più frequentemente associato a reazioni di ipersensibilità ed è contenuto maggiormente nel tetravalente (MPRV) e vaccino anti-Polio in una concentrazione bassissima, che corrisponde a circa ¼ della dose necessaria per determinare una reazione allergica da contatto. La manifestazione clinica più frequente di allergia a tale antibiotico resta la dermatite locale, caratterizzata da una papula eritematosa e pruriginosa, causata da ipersensibilità cellulo-mediata che insorge in media dopo 48-96 ore dalla somministrazione del vaccino.
- Anamnesi positiva per anafilassi da gentamicina, neomicina, kanamicina e streptomicina rappresenta una controindicazione alla somministrazione di vaccini contenenti tali antibiotici.
- Anamnesi positiva per anafilassi da farmaci appartenenti alla classe delle pennicilline e cefalosporine NON rappresenta una controindicazione alla somministrazione di vaccini perché nessun vaccino contenenti contiene beta-lattamici.
Allergia al lattice
il lattice naturale è un composto di particelle di caucciù disperse in una soluzione acquosa che contiene altre sostanze naturali, come proteine vegetali, che sono la causa delle allergie al lattice naturale. Il lattice sintetico, che non contiene nessuna sostanza naturale, non provoca reazioni allergiche immediate (anafilassi).
- In caso di anamnesi positiva per grave reazione allergica al lattice naturale non si devono somministrare vaccini contenenti lattice naturale come parte della confezione (es.tappi della fiala, stantuffi in siringhe preriempite, tappi delle siringhe preriempite) a meno che i benefici della vaccinazione non compensino i rischi di una possibile reazione allergica al vaccino. Nella preparazione del vaccino non devono essere usati altri materiali contenenti lattice naturale (es. guanti). Si raccomanda di evitare che l’ago utilizzato per l’iniezione venga a contatto con il tappo o altre componenti in lattice naturale. I presidi costituiti da polimeri sintetici (es. neoprene, vinile, ecc.) rappresentano delle valide alternative.
Mio figlio ha avuto una reazione grave dopo la vaccinazione. Ed ora?
Il nostro centro di Allergologia Pediatrica non si tira indietro e viene incontro alle famiglie per poter permettere al piccolo di poter continuare il suo programma vaccinale. Grazie ai test cutanei possiamo riconoscere verso quale sostanza il piccolo è allergico, selezionare chi necessita di una vaccinazione in ambiente protetto o di vaccini alternativi senza la sostanza incriminata ed insieme ai centri vaccinali, possiamo programmare il percorso migliore per assicurare l’immunizzazione a tutta la popolazione.