Le allergie rappresentano una delle malattie croniche più diffuse in Italia e in Europa. Secondo l’ultimo report del 2018 della Accademia Europea di Allergologia ed Immunologia Clinica (EAACI), circa il 20% della popolazione europea, ovvero 150 milioni di individui, sono affetti da malattie allergiche. Il trend è in costante aumento e si stima che per il 2025 più del 50% della popolazione europea sarà affetta da almeno una forma di allergia.1
I vaccini
Le vaccinazioni, uno dei più importanti interventi di sanità pubblica, hanno permesso la drastica diminuzione sino alla scomparsa di molte malattie. I vaccini sono prodotti controllati e sicuri ma questo non significa che non possano causare seppur raramente reazioni avverse. È dunque necessario che si faccia il possibile per portare a termine il programma vaccinale in condizioni di sicurezza.
Reazioni allergiche ai vaccini
Le reazioni di ipersensibilità ai vaccini possono svilupparsi per allergia al principio attivo, ad antigeni derivati dal terreno di coltura, eccipienti (stabilizzanti e conservanti) e contaminati come il lattice. L’anafilassi dopo vaccinazione rappresenta una manifestazione grave di raro riscontro, con una prevalenza di 1.3 casi per milione di dosi somministrate.2
Controindicazioni
È necessario quindi fare chiarezza sulle controindicazioni assolute all’esecuzione della vaccinazione e sfatare le false controindicazioni (nella tabella sotto). Secondo le linee guida del Ministero della Salute, le controindicazioni assolute all’esecuzione di una vaccinazione sono le seguenti3:
- Reazione allergica grave (anafilassi) dopo la somministrazione di una precedente dose dello stesso vaccino
- Reazione allergica grave (anafilassi) a un componente del vaccino nota
False controindicazioni |
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Allattamento al seno (bambino o puerpera escluso vaccino anti febbre gialla) Anamnesi familiare positiva per morte improvvisa del lattante (SIDS) Anamnesi positiva per allergia nei familiari Allergia alla penicillina, alle proteine del latte vaccino e ad altre sostanze non contenute nei vaccini Anamnesi positiva per convulsioni febbrili nel bambino o nei familiari (precauzione per MPRV) Asma controllato, eczema o rinite allergica Assenza di visita prevaccinale in soggetti apparentemente sani Contatti non vaccinati Convalescenza dopo malattia Deficit selettivo di IgA (escluso Ty21a) e IgG Dermatite atopica o seborroica Diabete tipo 1 o 2 Disturbi della coagulazione Esposizione recente a malattia infettiva o prevenibile con vaccino Febbre dopo precedente dose Fibrosi cistica Gravidanza nei contatti Immunodepressione nei contatti Ittero neonatale Malattia acuta lieve, senza febbre o con febbre <38,5°C Malattie croniche che non abbiano specifiche controindicazioni Malattie neurologiche a eziologia ed evoluzione naturale note Malnutrizione Reazioni allergiche non gravi dopo precedente dose (anche nei familiari) Reazioni locali lievi o moderate (edema dolore, rossore) dopo precedente dose Sindrome di Down Terapia antibiotica in corso (escluso Ty21a) Terapia con antistaminici Terapia inalante Terapia desensibilizzante |
Vaccinazione in ambiente protetto
Esistono poi alcune condizioni allergiche come l’asma grave persistente, che possono associarsi ad un rischio aumentato di sviluppare una reazione allergica in seguito alla vaccinazione, per tale motivo è consigliabile effettuare la vaccinazione in ambiente protetto. Nella tabella successiva sono elencate tutte le condizioni allergiche per cui è consigliato effettuare un vaccino in ambiente protetto.
Condizione | Ambiente protetto |
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Asma bronchiale persistente e grave | Tutti i vaccini |
Reazione allergica grave a sostanza non nota, o a sostanza nota NON contenuta nei vaccini in persone con asma persistente grave | Tutti i vaccini |
Angioedema e/o orticaria generalizzata entro 4 ore dalla somministrazione di una vaccinazione | Solo se deve essere somministrato lo stesso vaccino con le stesse componenti |
Reazione allergica grave a sostanza contenuta nel vaccino in persone con asma persistente grave | Tutti i vaccini che non contengono la sostanza incriminata |
Reazione grave (angioedema, sintomi respiratori, vomito ripetuto o trattamento medico di emergenza, adrenalina) dopo aver assunto uova | Consigliato solo per la somministrazione di vaccino antinfluenzale |
Neonati estremamente pretermine con precedente storia di insufficienza respiratoria | Prima dose |
Neonati estremamente pretermine in caso di bradicardia, apnea e desaturazione dopo la prima dose | Seconda dose |
Neonati con malformazioni cardiache | Valutare la somministrazione delle prime dosi. |
Vaccino anti Covid-19
In riferimento ai due episodi anafilattici verificatisi in corso di vaccinazione anti-COVID19 (Vaccino BNT162b2 prodotto da Pfizer/BioNTech), nel Regno Unito e alla successiva decisione dell’Autorità Britannica di controllo sui farmaci (MHRA) di sospendere le vaccinazioni a soggetti con precedenti reazioni allergiche gravi si segnala che i casi di anafilassi si sono verificati in soggetti con precedente storia di anafilassi e già dotati di adrenalina autoiniettabile. Tutti sono stati rapidamente trattati ed ora sono in buone condizioni cliniche. Sulla base delle evidenze scientifiche attuali, e in accordo con quanto dichiarato dalle Società Italiane di allergologia SIAAIC e AAIITO, si segnala quanto segue:
- Reazioni di tipo anafilattico sono, seppur raramente, segnalate per tutti i tipi di vaccinazioni.
- L’attuale carenza di esperienza relativamente alle reazioni al vaccino anti-COVID 19 non permette di formulare ipotesi ragionevoli sulle cause e i meccanismi che hanno determinato le suddette reazioni allergiche.
- Le linee guida Europee EAACI2 sottolineano che gli unici fattori di rischio per reazioni allergiche a vaccini sono una pregressa reazione al medesimo vaccino e la presenza concomitante di mastocitosi, malattia rara a rischio di reazioni anafilattiche anche spontanee.
- Essendo il vaccino anti-COVID 19 del tutto nuovo, qualora le Autorità Sanitarie Italiane ritenessero opportuno per motivi di prudenza considerare a rischio anche i pazienti con pregresse reazioni allergiche gravi non indotte da interventi vaccinali, il Centro di Allergologia Pediatrica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si rende fin d’ora disponibile ad offrire consulenza ed eventualmente a consentire la vaccinazione in ambiente protetto.
Bibliografia
- The European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI) Advocacy Manifesto Tackling the Allergy Crisis in Europe – Concerted Policy Action Needed
- Nilsson L, Brockow K, Alm J, Cardona V, et al. Vaccination and allergy: EAACI position paper, practical aspects. Pediatr Allergy Immunol. 2017 Nov;28(7):628-640
- Guida alle controindicazioni alle vaccinazioni Quinta edizione – Febbraio 2018, A cura di Ministero della salute, Consiglio superiore di sanità