Il nichel è il quinto elemento più comune sulla terra ed è largamente diffuso, sia in gioielli, utensili, impianti chirurgici, materiali odontoiatrici, utensili da cucina, ma può anche derivare dalla dieta. Il Nichel è contenuto:
- Nell’acqua potabile –> la quantità va da 1 a 10 µg/L
- Negli alimenti –> è presente nel terreno e nell’acqua e viene assorbito da piante e animali. La quantità presente nella frutta e nei vegetali è quattro volte superiore rispetto a quella contenuta in prodotti di origine animale.
Fattori che possono modificare l’introito di Nichel nella dieta sono:
- Il tipo di terreno di coltivazione
- L’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti
- La distanza dei terreni di coltivazione ed allevamenti da fonderie del Nickel
- La contaminazione con rifiuti urbani o industriali
- Il clima (primavera/autunno> estate)
- Il tipo di rubinetto da cui proviene l’acqua che si utilizza nell’ambiente domestico
- Bere a stomaco vuoto acqua calda piuttosto che fredda, o bere subito l’acqua fuoruscita dal rubinetto al mattino
- L’utilizzo di utensili in acciaio inossidabile (in particolare cucinando cibi acidi)
- Il fumo di sigaretta (ogni sigaretta contiene 1-3 µg di Nickel).
Alimenti ricchi in Nichel:
- Arachidi
- Fagioli
- Lenticchie
- Piselli
- Soia
- Avena
- Cacao
- Nocciole
- Farina integrale
L’allergia al nichel può manifestarsi con la comparsa di Dermatite Allergica da Contatto (DAC) e/o con la Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel (SNAS).
Dermatite allergica da contatto (DAC)
La dermatite allergica generalmente si manifesta nella sede di contatto con oggetti contenenti nichel e si può presentare con macule eritematose, seguite da piccole che possono rompersi, con successiva formazione di croste e squame, associate a prurito. Oltre alla storia clinica e al nesso temporale tra esposizione agli oggetti e comparsa di sintomatologia, il Patch test rappresenta il test più specifico per la diagnosi di DAC.
La terapia prevede l’applicazione di norme comportamentali, evitando o limitando il più possibile l’esposizione al nichel, l’utilizzo di corticosteroidi topici o sistemici nelle forme più estese, inoltre è possibile utilizzare la fotochemioterapia: PUVA, UVB e in casi selezionati può essere utilizzato il trattamento iposensibilizzante orale al Nichel.
Sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS)
Colpisce il 20% dei pazienti con DAC e si può manifestare con sintomi cutanei estesi a tutto il corpo (vescicole, eczema, orticaria, prurito) e/o sintomi extracutranei (vomito, diarrea, gonfiore addominale, meteorismo, stipsi, rinite, asma, cefalea). In genere le forme sistemiche sono precedute da manifestazioni cutanee e, solo una piccola minoranza di pazienti (8%) può presentare solo sintomi gastrointestinali, in assenza di sintomi cutanei. La diagnosi si effettua grazie al test di Provocazione Orale con il cibo sospetto dopo una dieta a basso contenuto di Nichel e al Patch test per il Nichel solfato.
La terapia prevede una dieta a basso contenuto di Nichel e nelle forme con interessamento cutaneo possono essere utilizzati anche corticosteroidi topici, sistemici e in casi selezionati può essere utilizzato il trattamento iposensibilizzante orale al Nichel. La terapia prevede una dieta a basso contenuto di Nichel (dieta BraMa-Ni).

Consigli pratici
